Il piacere di mangiare all’italiana nei Ristoranti Regionali Cucina DOC
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I ristoratori associati sono imprenditori di solida professionalità che coniugano ricerca e creatività, valorizzano l’arte dell’accoglienza e il piacere per le cose buone e belle.
Nei primi anni settanta dall’intuizione felice dell’editore goloso Roberto D. Maggiano nasce, con l’aggregazione spontanea di alcuni ristoratori lombardi, il gruppo Ristoranti Regionali Cucina DOC che sostiene l’importanza dell’enogastronomia regionale come espressione di cultura e componente importante dell’offerta turistica italiana. Da allora ristoratori e chef di diverse regioni si sono trovati a lavorare in diretta collaborazione, migliorando la loro conoscenza professionale e facendo sì che la buona cucina fosse alla portata di tutti. Dopo oltre quarant’anni di attività il sodalizio si è costituito Associazione No Profit per aggiungere al suo quotidiano “far bene” progetti per “fare del bene”.
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Ecco l’elenco dei privilegi 2019 :
- sconto del 10 % sul menù ” à la carte” dei locali presentati nel sito.
- possibilità di partecipare ai convegni enogastronomici con speciali tariffe alberghiere e Convivi DOC offerti dall’associazione.
- possibilità di partecipare a pranzi/cene a tema, presso i locali associati, e ad eventi per la raccolta fondi da devolvere in beneficenza.
- possibilità di partecipare ad educational enogastronomici, a soggiorni e crociere sociali. I programmi e i termini di adesione saranno pubblicati nel sito in tempo utile.

I nostri Partner e sostenitori
BERA: i vini del Piemonte
La cantina Bera, azienda della famiglia Bera, è situata in Piemonte, nelle Langhe tra Alba e Asti, sulla strada che da Barbaresco e Neive sale verso Neviglie, un angolo di territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confini, seppure non lesini anche spazi al bosco dove nasce il tartufo bianco d’Alba.
TRENTINGRANA
La trasformazione del latte riveste grande importanza economica per la provincia di Trento. L’utilizzo del latte rappresenta una componente importante sia dell’economia agricola, sia delle tradizioni socio-culturali della nostra popolazione rurale.
Barone Pizzini
La Franciacorta, vicino al Lago d’Iseo, è il nome del territorio ed al tempo stesso indica anche il metodo di produzione ed il nome del vino, Franciacorta DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Fondata nel 1870, Barone Pizzini è una delle più antiche aziende vitivinicole della Franciacorta ed è stata la prima a produrre Franciacorta da viticoltura biologica.
Santa Maria la Palma
Non ci sono conti, baroni o marchesi, a Santa Maria la Palma. Ci sono tante famiglie di viticoltori e di contadini. Cinquant’anni fa hanno avuto in assegnazione delle terre incolte, ad Alghero. Non avevano ricchezze di famiglia. Ma braccia forti, schiene dritte, passione, valori. Insieme hanno dissodato, e messo a dimora i ceppi.
Podere Marcampo
L’agriturismo Marcampo è un piccolo casolare, sapientemente ristrutturato da Genuino Del Duca. A pochi chilometri da Volterra, il Podere Marcampo è immerso nella natura incontaminata delle colline Toscane in un oasi di assoluta tranquillità.
News dal gruppo Ristoranti Regionali Cucina DOC
Il menu è Doc, La Piana arruolato tra i Ristoranti regionali lombardi
15 Dicembre 2018 – Il menu è Doc, La Piana arruolato tra i Ristoranti regionali lombardi di Marinella Argentieri Una calda atmosfera natalizia ha fatto da cornice al pranzo approntato dal ristorante La Piana di Sorisole (Bg) in occasione della consegna al locale della targa associativa di Ristoranti regionali-Cucina Doc. L’elegante locale alle porte di Bergamo è la realizzazione del sogno di Sabrina Casadoro, imprenditrice dell’ospitalità, nata a Clusone da famiglia milanese/veneziana, che ha dato il via nel 2008 alla sua attività gestendo alcuni B&B a Bergamo. […] Idee chiare alla base del suo lavoro: in cucina prodotti di qualità a km zero acquistati da fidati fornitori, in sala servizio ben organizzato e veloce specialmente per i pranzi settimanali; interessante la proposta del “Fast lunch 30”, che mette in evidenza il tavolo dei clienti che hanno solo mezz’ora di tempo per pranzare. Spirito di gruppo come collante del personale, cordialità sincera, mai invadente, arma vincente con la clientela e, infine, un competitivo rapporto qualità/prezzo. Qui l’articolo... leggi tuttoLa Langa nel piatto
15 Ottobre 2018 – La Langa nel Piatto di Marinella Argentieri Tradizione ed innovazione si sono armoniosamente coniugate nel menu realizzato a Locanda in Cannubi di Barolo (Cn), in occasione della consegna della targa associativa al gruppo Ristoranti Regionali – Cucina Doc. In realtà è stato un ritorno nel gruppo, dopo alcuni anni di assenza. In passato la famiglia Bertolini aveva già aderito all’associazione con l’Hotel Castello di Santa Vittoria d’Alba e il ristorante La Corte Albertina di Pollenzo, locali di prestigio tanto quanto l’elegante Locanda in Cannubi che porta il nome di un pregiato cru di Barolo e si affaccia su spettacolari colline vitate. Qui l’articolo... leggi tuttoRistoranti Regionali Cucina Doc Il Giardino di Cles nuovo associato
Un gustoso incontro con una delle specialità di Riccardo Piras e della moglie Alessia numi tutelari dell’agriturismo S’ena Frisca, un angolo di paradiso a due passi da Sassari.
leggi tuttoLa Sardegna a km 0 all’agriturismo S’Ena Frisca
Un gustoso incontro con una delle specialità di Riccardo Piras e della moglie Alessia numi tutelari dell’agriturismo S’ena Frisca, un angolo di paradiso a due passi da Sassari.
leggi tuttoLa ricetta del mese, direttamente dai nostri Chef
“Borfadei” su coulis di lamponi
“Borfadei” su coulis di lamponi
del Ristorante La Piana – Sorisole BG
Ingredienti
250 cl. di acqua
250 cl. di panna
125 gr. di zucchero
250 gr. di farina di mais rustica
250 gr. di lamponi
50 gr. di zucchero a velo
2 cucchiai di succo di limone
Procedimento
Versate nell’acqua bollente la farina di mais rustica, unite lo zucchero mescolate ed iniziate la cottura, aggiungete la panna e cuocete la polenta per 40 minuti, rimestando.
Nel frattempo preparate la “coulis” facendo appassire i lamponi in una padella antiaderente, a fiamma bassa, per 2-3 minuti fino a quando la frutta non avrà rilasciato tutta l’acqua. Aggiungete lo zucchero a velo, il succo di limone filtrato e amalgamate con una frusta, finché il tutto si sarà ben legato, quindi lasciate cuocere ancora un minuto a fiamma bassa. Formate degli gnocchi con la polenta tiepida e presentateli adagiati sulla salsa di lamponi fredda.
La ricetta è la rivisitazione di un antico, povero dolce di Bergamo che vedeva la polenta calda tuffata a cucchiaiate nel latte freddo.